Visualizzazioni totali

sabato 17 settembre 2016

Il Battistero di San Giovanni, Canosa

Il Battistero di San Giovanni, Canosa

Si può visitare solo su prenotazione (Tel. 333-8856300)


 

L’area di Piano San Giovanni, dominata dal monumentale battistero paleocristiano, è ubicata nel comparto sudorientale della città di Canosa, in prossimità del tracciato dell'antica via Traiana.
Il battistero monumentale, riconducibile alla committenza del vescovo Sabino, appare costituito da un massiccio corpo a pianta dodecagonale, al centro del quale è posta una vasca battesimale eptagonale attorno a cui corre un deambulatorio. Il corpo centrale era preceduto da un nartece concluso alle estremità da due piccole absidiole.
 
La vasca battesimale centrale
 
Attorno alla vasca battesimale era disposta una peristasi formata da dieci colonne (sette delle quali sono state rinvenute) mentre lungo le pareti del poligono si conservano undici blocchi di fondazione in calcare sommariamente squadrato sul quale dovevano poggiare le colonne di sostegno della copertura. Lungo gli assi principali dell'edificio si trovavano quattro camere (cappelle A,B,C,D) che si aprivano con una porta sul vano centrale; tra le cappelle si disponevano altrettanti corridoi che comunicavano invece con due porte con il vano centrale.
L'ambulacro doveva essere coperto da volte a crociera impostate sulle colonne disposte lungo il perimetro del poligono e sull'anello della peristasi (1).
L'area della vasca era invece verosimilmente coperta da una cupola che si impostava con pennacchi sul poligono in muratura (2).

Verso la fine dell'Ottocento la struttura subì ad ogni modo profonde modifiche al fine di essere adattata a frantoio. Lo spazio interno fu profondamente alterato con la costruzione di quattro pilastri quadrati centrali sui quali si impostano le volte a vela che restituiscono uno spazio organizzato in maniera molto diversa da quello originario.
Il battistero era molto probabilmente decorato da mosaici parietali; mentre della pavimentazione musiva policroma originaria restano tre frammenti in uno degli ambienti interni, decorato con un ornato geometrico a stelle a quattro punte con rettangoli tra le stelle.
 

Davanti al battistero si apriva infine un vasto atrio formato da due ali porticate e da uno spazio centrale scoperto. Agli inizi del VII secolo, probabilmente a seguito di un terremoto, si verificò il crollo delle ali porticate e, sulle murature in rovina fu edificata una basilica a tre navate (3), scandite da pilastri quadrati, con abside orientato (4) che ricalcava la preesistente struttura di accesso orientale all'atrio. In questa fase il nartece del battistero assunse le funzioni di collegamento tra i due edifici.
 
Il nartece visto da Nord.
A destra l'ingresso al battistero, a sinistra quello di collegamento con l'atrio e, successivamente con la chiesa di San Salvatore.
 
 
Note:

(1) Alternativa a questa ipotesi potrebbe essere quella di una volta a botte anulare rinforzata da archi radiali impostati sulle colonne.
(2) Alcuni autori hanno ipotizzato al di sopra dell'ambulacro una galleria anulare con funzioni di matroneo sulle cui pareti si sarebbe impostata la cupola di copertura.
(3) Dovrebbe trattarsi della basilica dedicata al Salvatore che compare nelle fonti scritte.
(4) La muratura curvilinea, le cui fondazioni sono ancora visibili, in cui fu edificata l'abside apparteneva molto probabilmente già all'atrio di cui costituiva l'ingresso secondo una soluzione già riscontrata nella basilica di San Leucio.
 
In primo piano, l'abside della chiesa di San Salvatore


 

Nessun commento:

Posta un commento