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mercoledì 16 maggio 2012

L'oratorio di Giovanni VII

L'oratorio di Giovanni VII nell'antica basilica di S.Pietro



 
Papa Giovanni VII (705-707), al secolo Benedetto Senidega, nato a Rossano, è il primo papa appartenente all'aristocrazia bizantina stabilitasi in Italia dopo la Renovatio imperii di Giustiniano. Il padre era infatti il funzionario che sovrintendeva ai lavori di restauro del palazzo imperiale del Palatino, divenuto sede del governatore.
E' anche il papa che scelse per un periodo di lasciare l'episcopio lateranense per trasferirsi nel Palazzo del Palatino nella Domus Tiberiana. Tale spostamento ebbe un significato politico di grossa portata, perché il Papa con questo trasferimento si metteva apertamente sotto la protezione del governatore bizantino. Molto probabilmente, il Papa volle volontariamente schierarsi dalla parte dei Bizantini non per preferenza personale ma piuttosto perché non sentiva di poter resistere a Giustiniano II, nonostante le aspre critiche dei contemporanei e nonostante gli ottimi rapporti che intratteneva con i Longobardi.
Giovanni VII morì dopo poco più di due anni di pontificato nel suo nuovo palazzo e fu sepolto proprio nell'oratorio dedicato alla Vergine da lui fatto costruire nella controfacciata e all'angolo nordoccidentale dell'antica basilica di S.Pietro, all'incirca nella posizione dove è attualmente collocata la Pietà di Michelangelo. L'oratorio fu demolito nel 1609 quando iniziarono i lavori per la nuova facciata del Maderno.
Alcuni schizzi realizzati da Giacomo Grimaldi, notaio apostolico e archivista della basilica, ai primi del XVII secolo, consentono di ricostruirne l'aspetto.
L'oratorio era delimitato da setti murari alti circa 3 metri che chiudevano lo spazio tra le colonne delle prime tre arcate della navata settentrionale. Sul varco di accesso si leggeva il titulus del pontefice committente: "di Giovanni servo di santa Maria".


Le pareti erano rivestite di marmi bianchi venati alternati a lesene di spoglio e di imitazione.
L'altare di marmo frigio, dedicato alla Madre di Dio di cui custodiva una reliquia, era addossato alla parete di fondo. Al di sopra di questo si ergeva un archivolto decorato a mosaico e sostenuto da due colonne tortili decorate da tralci d'edera. Ai piedi dell'altare si trovava la tomba del pontefice.

I disegni di Grimaldi mostrano inoltre l'esistenza di due cicli musivi, uno dedicato a Cristo, l'altro a San Pietro. Quest'ultimo raffigura la sua predicazione a Gerusalemme, Antiochia e Roma, la sua lotta con Simon Mago e il suo martirio; nelle immagini in cui predica, l'apostolo è insolitamente molto più grande rispetto a coloro che lo ascoltano in ginocchio. Tutto ciò induce a ritenere che si intendesse sottolineare il primato di Pietro, e quindi del papa, visto che l'apostolo era stato il primo vescovo di Roma, sia in Oriente, sia in Occidente.
 

Il ciclo cristologico si disponeva invece attorno ad una nicchia delimitata da colonne di marmo nero che accoglieva un grande mosaico raffigurante Maria Regina con il papa nell'atto di offrirle il modello dell'oratorio.

 Alcuni frammenti della decorazione musiva sono giunti fino ai nostri tempi:

L'adorazione dei Magi, attualmente collocata nella sacrestia della chiesa di S.Maria in Cosmedin, Roma
 
Giovanni VII raffigurato nell'atto di offrire il modellino dell'oratorio alla Vergine, attualmente collocato nelle Grotte vaticane. Il nimbo quadrato significa che il ritratto fu eseguito mentre il pontefice era ancora in vita.



Maria Regina, attualmente nella cappella Ricci della chiesa di S.Marco a Firenze, dove fu collocata nel 1609, secolo a cui risalgono anche le integrazioni ad affresco raffiguranti S.Domenico e S.Raimondo. La Vergine in posizione di orante è abbigliata come una basilissa greca. Nel disegno di Grimaldi questa immagine appare essere stata collocata nell'oratorio immediatamente al di sopra dell'altare. 
 
Frammento raffigurante la Vergine probabilmente appartenente alla scena della Natività. Attualmente nel museo diocesano del Duomo di Orte.

 
Frammento raffigurante S.Giuseppe seduto su un masso (fortemente rimaneggiato). Apparteneva molto probabilmente anch'esso alla scena della Natività e si trova attualmente al museo Puskin di Mosca.
 
Bagno del Bambino (parzialmente ricostruito)
Grotte vaticane




1 commento:

  1. Molto buono, finalmente un articolo su un periodo ed una decorazione non molto conosciuti.

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