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sabato 15 ottobre 2011

Le fortificazioni, Rodi città

Le fortificazioni della città di Rodi


 La maggior parte dei lavori di ristrutturazione della cinta muraria furono eseguiti dopo l'assedio del 1480 e il terremoto del 1481.
L’ingegnere vicentino Basilio della Scola fu chiamato dal GM del Carretto nel 1520 a collaborare con il capo ingegnere dei Cavalieri, maestro Zuenio, e si trattenne a Rodi fino alla morte del GM (1522).
Queste le principali opere che furono realizzate:
- Sostituzione delle vecchie torri angolari con torri circolari.
- Riduzione del numero delle porte.
- Allargamento delle mura fino a 12 metri.
- Creazione di terrazze e piazzole per le postazioni d'artiglieria.
- Costruzione in alcuni punti di antemurali sì da formare un doppio fossato.

Torre di Naillac e, sullo sfondo, il forte di S.Nicola
 
Sulla punta del molo sono visibili le fondamenta della torre fatta costruire nel 1421 dal GM de Naillac e i resti del ponte che la collegava alle mura, fatto costruire dal d’Aubusson. La torre era a pianta quadrata e, gravemente danneggiata da un terremoto nel XIX sec., fu abbattuta.
Il forte di S.Nicola prende il nome dalla cappella dedicata al santo che si trova al suo interno.
La torre risale al 1464-67 e contro di essa si concentrarono gli attacchi dei turchi durante l'assedio del 1480. Successivamente d’Aubusson la fece circondare da un bastione.
Durante l'assedio del 1522 il forte fu ridotto in macerie.

Porta S.Paolo
 
E' protetta da un’alta torre in  cui è incassato un bassorilievo raffigurante S.Paolo. Al di sotto sono incassate le armi dell’Ordine, di Sisto IV e del Gran Maestro d’Aubusson.

 Porta Elefterias
 
Aperta dall’amministrazione italiana nel 1924, costituisce a tutt’oggi l’ingresso principale alla città vecchia.

Porta d'Amboise
Fatta costruire dal GM Amerigo d'Amboise nel 1512 è fiancheggiata da due grandi torrioni semicircolari (la data è incisa sulla lastra di marmo sopra la porta in cui un angelo sostiene le armi del GM e dell'ordine).
Su un grande bastione poligonale dalla parte del palazzo, armi del GM del Carretto.
Il GM modificò anche il tracciato delle mura in modo che, presa la porta principale, restavano ancora tre porte che impedivano l’accesso alla città.

Il bassorilievo incassato nella porta d'Amboise

Porta S.Antonio
 
Antica porta occidentale della città, con la ristrutturazione di d’Amboise, divenne l’ultima porta del complesso. Per questo i turchi la chiamarono Egri kapi (Porta obliqua).


 Porta dei Cannoni
 
Chiude il camminamento che dal Palazzo del Gran Maestro conduce alla cinta muraria. La porta di S.Antonio si apre sul muro dove corre il camminamento.

Il tratto di mura compreso tra la Porta S.Paolo e la Porta d'Amboise prendeva il nome di Posta di Francia ed era difeso dai cavalieri di questa Lingua.


Posta dei cavalieri d'Allemagna
 
E' il tratto di mura comprese tra la porta d'Amboise e il Bastione S.Giorgio.

Bastione S.Giorgio

Bastione S.Giorgio visto dall'interno della città, in primo piano si vede la cupola della chiesa omonima.
 
Il bastione di S.Giorgio (1496-1521) è a forma di pentagono, al suo interno si trovavano i magazzini per le munizioni. Sulla torre quadrangolare (1425) si notano incassati un bassorilievo raffigurante S.Giorgio che uccide il drago, al di sotto le armi del GM Fluvian de la Riviere (1421-1437), quelle di papa Martino V, quelle dell'Ordine e nuovamente quelle del GM.

 

Il tratto compreso tra il Bastione di S.Giorgio e la Torre di Aragona prende il nome di Posta dei cavalieri di Alvernia.

Torre di Aragona


 Posta dei Cavalieri d'Aragona
 
Dalla Torre d'Aragona alla porta di S.Anastasio. In questo tratto le mura vere e proprie sono precedute da una diga.

Porta S.Atanasio

Prende il nome dalla chiesa che vi si trova addossata all'interno delle mura. 
D’Aubusson la fece chiudere nel 1501, per questo la porta mostra un minore livello di fortificazione. E’ quella da cui entrò Solimano dopo la caduta della città facendola riaprire per l’occasione e poi fecendola murare di nuovo. Fu riaperta definitivamente soltanto nel 1922.
Sul lato esterno, stemma di d’Aubusson, su quello interno stemma di Fabrizio del Carretto.
La porta è protetta dalla Torre di Santa Maria, fatta edificare nel 1441 da Jean de Lastic, le cui armi sono scolpite accanto a quelle dell’ordine sotto un bassorilievo raffigurante la Vergine incassato nel muro esterno, è rinforzata da un bastione provvisto di bocche per l'artiglieria.

Bassorilievo raffigurante la Vergine con il Bambino incassato nella muratura della Torre di S.Maria 

Tra la porta di di S.Atanasio e la porta di S.Giovanni è il tratto difeso dai cavalieri della Lingua d'Inghilterra


 Porta di S.Giovanni (Porta Koskinou, Porta rossa)

Sopra la porta, accanto a quelle dell'ordine, le armi del d'Aubusson. Sul lato interno armi del d’Aubussson e S.Giovanni.
Era difesa da quattro torri rettangolari e un forte bastione esterno. Una doppia diga sopravanzava le mura su ambo i fianchi della porta.
Attraverso questa porta fecero ingresso le truppe italiane nel 1912. Sulla sinistra una targa, ora rimossa ma il cui incasso è ancora visibile, ricordava l’evento.

Bastione del Carretto

Il Bastione d'Italia, gravemente danneggiato durante l'assedio del 1480, fu interamente ricostruito tra il 1515 e il 1517 secondo le indicazioni dell'ingegnere militare vicentino Basilio della Scola e dedicato all'allora Gran Maestro. Un massiccio torrione è protetto da un grandioso bastione circolare (15 m. di diam.) su cui sono incassate le armi di Fabrizio del Carretto. Vi erano disposte artiglierie che battevano il fossato. Sotto la protezione della torre s'apriva la porta d'Italia (porta Akandia?) che fu murata dopo l'assedio del 1480. Le palle di cannone incastrate nella torre e nella cortine sono state messe in epoca ottomana.

Tra la porta di S.Giovanni e la torre d'Italia era il tratto di mura difeso dai cavalieri di Provenza.

Porta Santa Caterina, sormontata da machicolio

Tra la torre d'Italia e la porta di Santa Caterina era la posta dei cavalieri d'Italia

Porta Marina

Fatta realizzare dal d’Aubusson nel 1471. Sopra la porta un bassorilievo con la Vergine, S.Giovanni, a sn., e S.Pietro. Sotto armi dell’Ordine, del re di Francia e del GM.


Tra la porta S.Caterina e la porta S.Paolo le mure erano difese dai Cavalieri di Castiglia.


Porta dell'Ospedale, sormontata dallo stemma sabaudo entro due fasci littori






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